top of page
slide 1 home.jpg

Chi Siamo

CENTRO LIFE s.r.l. nasce sul territorio di Scafati (SA) nel giugno del 2001 con l ‘idea di fornire la professione odontoiatrica per tutte le età.

Senza mai perdere di vista la prevenzione, la visita odontoiatrica è stata sempre concessa in forma gratuita  365 giorni l’ anno.

 

Abbiamo operato con concetti aziendali trascurando l’ organizzazione dell’ obsoleto e tradizionale ”STUDIO” dentistico.

Producendo SANITA’ ci siamo dedicati ad ambienti accoglienti, accessibili, confortevoli e sanificati;

l’oculata igiene e sterilizzazione degli strumenti, attrezzature e  macchinari  si certifica con evidenza e tracciabilità ad ogni paziente , inoltre, l’ area del  processo di sterilizzazione è visibile a tutti.

Efficace gestione ci ha condotto a migliore efficienza grazie alla valida collaborazione di personale medico e paramedico sempre in continua formazione senza trascurare il  valore umano, rendendosi disponibile all’ ascolto per  instaurare un rapporto intimo e fiducioso al fine di fidelizzare il sorriso di tanti pazienti.

 

IL LAVORO è IL LUOGO DOVE NASCONO LE IDEE, questa visione ha sviluppato un ambiente lavorativo sano e  in perfetta sinergia tra chi presta e riceve il nostro servizio odontoiatrico.

Ci occupiamo di:

home foto chi siamo.jpg
Chi Siamo
striscia movimento home.jpg

I Nostri Servizi

IL LAVORO E' IL LUOGO DOVE NASCONO LE IDEE,

questa visione ha sviluppato un ambiente lavorativo sano e  in perfetta sinergia tra chi presta e riceve il nostro servizio odontoiatrico.

 

Ci occupiamo di:

I Nostri Servizi
conservativa.png

Conservativa

E' una branca dell'odontoiatria che si occupa di ricostruire denti, o parti di essi, compromessi da fratture o carie.

 

COSA E'?

L'otturazione è la ricostruzione di una porzione di un dente danneggiato soprattutto da una carie. 

A COSA SERVE ?

L'otturazione serve ad impedire che la carie continui a distruggere il dente.

COME SI ESEGUE?

Per eseguire un'otturazione, si asporta la porzione di dente compromesso e, dopo aver ripulito la cavità, si riempie con un materiale idoneo. 

QUANDO SI ESEGUE?

E' necessario eseguire un'otturazione non appena il dente presenta i segni della carie.

Un'otturazione realizza tempestivamente presenta diversi vantaggi:

  • Probabilmente può essere realizzata senza l'utilizzo dell'anestesia

  • E' meno traumatica per il dente

  • Dura più a lungo

  • E' più estetica

UN DENTE GIA' OTTURATO PUO' CARIARSI DI NUOVO?

Un dente otturato può nel tempo nuovamente cariarsi (infiltrazione secondaria). Se il dente è troppo compromesso, è consigliabile ricorrere alla realizzazione di una corona (capsula).

QUALE MATERIALE SI UTILIZZA?

I materiali utilizzati per otturare un dente sono:

  • Resina composta di colora bianco, simile al dente.

E' DOLOROSA?

Se la carie è molto superficiale o il dente è già devitalizzato, è possibile realizzare l'otturazione senza anestesia. Se la carie è più profonda e il dente è vitale, si utilizza l'anestesia. In ogni caso, la realizzazione di un'otturazione non è mai dolorosa.

QUALI SONO LE ALTERNATIVE?

Una valida alternativa all'otturazione è rappresentata dall'intarsio. 

Conservativa

Igiene ed Odontoiatria Preventiva

E' composta 3  attività:

  • Impedire che si formino le malattie del cavo orale (prevenzione primaria)

  • Intercettarle precocemente (prevenzione secondaria)

  • In ultima alternativa,  limitarne i danni (prevenzione terziaria)

 

La prevenzione si basa fondamentalmente sui principi di una corretta igiene orale domiciliari, periodiche sedute di igiene orale presso il proprio dentista, applicazioni di fluoro se necessarie. Una corretta igiene orale permette di mantenere a lungo nel tempo il benessere dei denti, limitando l’accumulo di placca e l’insorgenza di carie e patologie.

igiene ed odontoiatria preventiva 16 febbraio.jpg

COSA E'?

La detartrasi o ablazione del tartaro (pulizia dei denti) è una tecnica odontoiatrica utilizzata per la rimozione del tartaro dalla corona e dalla radice dei denti.

A COSA SERVE?

La detartrasi serve ad evitare che la presenza di tartaro procuri gengiviti e parodontiti (piorrea).

COME SI PRATICA?

Per rimuovere il tartaro si possono usare:

  1. Ablatori : strumenti ad ultrasuoni, raffreddati ad acqua e dotati di una punta che, passata sui denti, disgrega gli accumuli di tartaro.

  2. Scaler e Curette : strumenti manuali con bordi taglienti che, passati sui denti, staccano gli accumuli di tartaro.

E' DOLOROSA?

Quasi sempre la detartrasi provoca soltanto un leggero fastidio, facilmente sopportabile. In caso di particolare sensibilità dei denti, è possibile ricorrere all'uso dell'anestesia locale. Pertanto non è mai dolorosa.

CON QUALE FREQUENZA SI ESEGUE?

La frequenza delle sedute di detartrasi dipende da diversi fattori:

  • efficacia nelle manovre di igiene domiciliare

  • velocità di formazione del tartaro

E' il dentista o l'igienista a suggerire la tempistica più opportuna per ogni singolo caso.​

Mediamente è opportuno sottoporsi a detartrasi 2 volte l'anno.

Non causa effetti collaterali.

Igiene ed Odontoiatria Preventiva
edodonzia 18 febbraio.jpg

Endodonzia

E' una branca dell’odontoiatria che si occupa dei tessuti interni del dente, ossia, nervi posizionati internamente e per tutta la lunghezza delle radici,  che hanno ricevuto un danno grave arrecato da infezione o necrosi.

COSA E'?

La devitalizzazione è un trattamento odontoiatrico usato per la rimozione della polpa (nervo) del dente.

A COSA SERVE?

La devitalizzazione serve a ripulire e sigillare i canali del dente.

PERCHE' SI ESEGUE?

Quasi sempre un dente viene devitalizzato perché la carie ha infettato la polpa.

COME SI PRATICA?

Per devitalizzare un dente è necessario:

  1. Rimuovere la polpa (nervo) dall'interno del canale della radice del dente 

  2. Ripulire e disinfettare l'interno del canale

  3. Sigillare il canale con materiali adatti (cemento e gutaperca).

Dopo la devitalizzazione un dente va ricostruito.

Con un'otturazione, un intarsio, o con una corona (capsula), a seconda di quanto è compromesso dalla carie.

E' DOLOROSA?

La devitalizzazione di un dente si realizza ricorrendo all'anestesia locale. pertanto è una pratica indolore.

E' DEFINITIVAMENTE RISOLUTIVA?

Solitamente la devitalizzazione risolve per sempre i problemi del dente.

QUALI PROBLEMI FUTURI PUO' PRESENTARE UN DENTE DEVITALIZZATO?

Se il dente devitalizzato è particolarmente compromesso, dopo la ricostruzione potrebbe andare incontro a frattura delle pareti o della radice. Per prevenire questo evento è preferibile ricorrere alla realizzazione di una corona (capsula). 

Talvolta il dente devitalizzato, nel corso del tempo, può manifestare un granuloma apicale. In questo caso, molto spesso può essere nuovamente trattato (ritrattamento canalare), anche a distanza di anni.

IL DENTE DEVITALIZZATO DIVENTA PIU' FRAGILE?

Il dente devitalizzato è più facilmente esposto al rischio di frattura.

Non è tanto la devitalizzazione a rendere il dente più fragile, quanto il fatto che spesso i denti vengono devitalizzati in quanto sono già notevolmente compromessi dalla carie. Pertanto un dente devitalizzato e molto compromesso andrebbe sempre ricoperto da una corona per evitare la possibile frattura delle sue pareti o della radice.

IL DENTE DEVITALIZZATO DIVENTA PIU' SICURO?

Con le tecniche attuali i denti devitalizzati non cambiano colore.

Nelle devitalizzazioni realizzate molti anni fa, i denti tendevano a diventare di colore scuro in quanto non veniva pulito sufficientemente l'interno del canale radicolare.

Endodonzia

Chirurgia Odontoiatrica

Riguarda  patologie del cavo orale che non possono essere curate con trattamenti farmaceutici o semplici interventi.
Oggi l’odontoiatria mira a conservare più a lungo possibile i denti naturali, a volte per  ripristinare l’equilibrio orale, sia dal punto di vista estetico che funzionale si deve ricorrere all’ estrazione dentale effettuata in anestesia locale.

COSA E'?

L'estrazione consiste nell'asportazione chirurgica di un dente.

E' l'intervento chirurgico più frequente nella pratica odontoiatrica.

chirurgia odontoiatrica 2 marzo.jpg

PERCHE' SI PRATICA?

Le cause per le quali si estrae un dente sono diverse:

  • Carie, quando ha distrutto completamente la corona e ha reso inutilizzabile anche la radice

  • Granuloma, se non è curabile e tende a causare ascessi, ad aumentare di volume o a causare patologie in altri organi

  • Parodontite (piorrea), se non è curabile e tende compromettere la funzione masticatoria

  • Inclusione ossea di un dente, se provoca ascessi o rischia di danneggiare i denti vicini

  • Esigenze ortodontiche, se è necessario per ripristinare la corretta occlusione

  • Permanenza di un dente da latte, quando è già presente il corrispondente definitivo

  • Impossibilità di curare il dente, a causa di condizioni fisiche scadenti o di fattori psichici sfavorevoli.

E' DOLOROSA?

L'estrazione si effettua ricorrendo all'utilizzo dell'anestesia locale.

Pertanto non provoca mai dolore.

COME CI SI COMPORTA NEI GIORNI SUCCESSIVI?

Nei giorni successivi all'intervento di estrazione è necessario attenersi alle indicazioni del Dentista. 

Le più comuni norme da seguire sono le seguenti:

  • Farmaci : attenersi scrupolosamente alle eventuali prescrizioni del Dentista.

  • Ghiaccio : Applicare esternamente un impacco freddo o ghiaccio sintetico in corrispondenza della parte operata solo nelle ore successive all'intervento, con applicazioni di 10 minuti ad intervalli di 15 minuti, per un totale di 8/10 applicazioni. L'uso eccessivo può essere dannoso.

  • Sciacqui : Non eseguirne per le prime 12 ore. Se consigliato dal dentista, usare colluttori a base di clorexidina allo 0,20% , 3 o 4 volte al giorno per 1 settimana. L'eventuale inscurimento della lingua e dei denti è provocato dalla clorexidina ed è transitorio.

  • Sanguinamento : Un lieve sanguinamento è da ritenersi normale.

  • Alimentazione : Almeno per le prime 12 ore, evitare cibi e bevande caldi, duri o acidi (cracker, crostini, vino, aceto, arance, limoni, pomodori, etc.). Assumere cibi liquidi o semiliquidi freddi (acqua, the, latte, yogurt, budini e gelati).

  • Igiene orale : Sospendere le manovre di spazzolamento nella zona dell'intervento per 24 ore. Successivamente, iniziare a spazzolare con molta delicatezza. Evitare di fumare, almeno nelle 24 ore.

  • Riposo : Almeno per le prime 24 ore, evitare gli sforzi, l'attività fisica e la posizione sdraiata. Riposare cercando di mantenere la testa in posizione più eretta, in poltrona o sul letto con più cuscini.

  • Gonfiore : Un gonfiore di entità variabile, a seconda della complessità dell'intervento, fa parte dei normali processi di guarigione. Generalmente il fenomeno tende a scomparire completamente entro pochi giorni.

 

ESISTONO CONTROINDICAZIONI?​

Non esistono controindicazioni assolute all'estrazione di un dente.

Alcuni casi richiedono precauzioni particolari come :

  • Cardiopatie

  • Diabete

  • Leucemia, l'anemia e l'emofilia

  • Nefriti

  • Alcune terapie in corso, soprattutto a base di bifosfonati, salicilati e anticoagulanti.

Di tutte queste situazioni deve essere informato il Dentista. In questi casi è opportuno pianificare l'estrazione ed attuare gli opportuni protocolli. L'unica vera controindicazione all'estrazione è rappresentata dai rari casi di allergie agli anestetici locali.

PUO' PRESENTARE COMPLICAZIONI?

L'estrazione si può complicare soprattutto a causa della frattura della radice del dente. la precedente valutazione radiografica del dente da estrarre è fondamentale per ridurre questa eventualità.

  • Per prevenire complicazione causate da alcune patologie dell'organismo

  • Per prevenire le infezioni batteriche in seguito all'intervento è necessaria la terapia con antibiotici e per controllare il dolore nei giorni successivi all'estrazione è necessario assumere antidolorifici. 

Non è sempre necessario applicare punti di sutura dopo un'estrazione. I punti di sutura si utilizzano soprattutto quando persiste un particolare sanguinamento o è stato necessario incidere la gengiva. Generalmente la sutura viene rimossa dopo 7 - 10 giorni.

E' NECESSARIO SOTITUIRE UN DENTE ESTRATTO?

Un dente permanente perso o mancante andrebbe al più presto sostituito. La mancanza di un dente, oltre al danno estetico e funzionale, determina reazioni che coinvolgono anche i denti residui.

Chirurgia Odontoiatrica
Ortodonzia

Ortodonzia

E' quella branca della odontoiatria che si occupa di individuare e correggere l’ occlusione dei denti; una mal occlusione altera l'estetica del volto e le funzioni della respirazione, masticazione e fonazione.

A COSA SERVE?

L'ortodonzia ha lo scopo di ripristinare:

  • Rapporto fra le arcate

  • Armonia facciale

  • Masticazione

  • Fonesi

  • Respirazione

QUALI SONO LE CAUSE DELLE ANOMALIE?​

Le anomalie dei denti e delle ossa mascellari possono dipendere da:

  • Fattori ereditari

  • Abitudini viziate (respirazione orale, succhiamento del dito o del labbro inferiore)

  • Perdita prematura di denti da latte o estrazione precoce di denti permanenti

NE ESISTONO DIVERSI TIPI?

A seconda del tipo di anomalia e del risultato che si desidera ottenere, l'ortodonzia può essere:

  1. MOBILE, con apparecchi rimovibili

  2. FISSA, con apparecchi fissi

  3. INVISIBILE

COME E' FATTO L'APPARECCHIO FISSO?

L'apparecchio ortodontico fisso è costituito da placchette (brackets) che vengono incollate alla superficie esterna dei denti e nelle quali vengono fatti passare sottili fili metallici che, esercitando forze sui denti, li muovono lentamente.

I brackets solitamente sono di metallo e sono invisibili. Per esigenze estetiche, è possibile anche montare brackets di ceramica o di zirconio, dello stesso colore del dente.

COSA E' L'ORTODONZIA INVISIBILE?

L'ortodonzia invisibile è una tecnica che utilizza mascherine rimovibili trasparenti che, sostituite circa ogni due settimane, provocano, lentamente, gli spostamenti dentali necessari.

Le mascherine vengono preparate utilizzando una tecnologia computerizzata di immagini 3D, che permette di visualizzare preventivamente il risultato finale.

Le mascherine sono invisibili.

A QUALE ETA' SI PUO' INIZIARE UN TRATTAMENTO ORTODONTICO?

Il periodo adatto ad iniziare un trattamento ortodontico, varia dal tipo di anomalia che si desidera correggere. Nella maggior parte dei casi il trattamento può iniziare verso gli 8-10 anni, o anche prima. Può essere utile iniziare a far valutare il bambino verso i 5-6 anni, con lo scopo di intercettare tempestivamente eventuali anomalie e di permettergli di acquisire la confidenza con l'ambiente dello studio.

QUANTO DURA UN TRATTAMENTO ORTODONTICO?

Non vi sono regole precise, la durata dipende da molti fattori:

  • Tipo di anomalia

  • Evoluzione della dentatura

  • Sviluppo generale

  • Collaborazione del paziente

CI SONO DEI LIMITI D'ETA' PER L'ORTODONZIA?

Non ci sono limiti di età per sottoporsi a trattamento ortodontico. Il trattamento negli adulti è sempre più diffuso e può risolvere molte situazioni difficili della bocca e preparare a riabilitazioni protesiche.

E' NECESSARIO ESTRARRE I DENTI?

Talvolta, per ottenere il miglior risultato dal trattamento ortodontico, è necessario estrarre alcuni denti. I denti estratti più frequentemente sono denti del giudizio. 

 

FINITA LA CURA VI E' LA POSSIBILITA' CHE COL TEMPO I DENTI RITORNINO COME PRIMA?

Per evitare che i denti possano nuovamente cambiare posizione, terminato il trattamento ortodontico, si realizzano le contenzioni, che possono essere:

  • MOBILI, con apparecchi che si portano solo la notte

  • FISSE, realizzate con un filo metallico modellato e incollato sulla superficie interna dei denti superiori e/o inferiori. 

Pedodonzia

Il pedodontista ha come principale obiettivo l’istruzione e la cura delle fasce pediatriche.

L’ obiettivo è l’istruzione della buona  prassi di igiene orale, per aiutare a prevenire l’insorgenza delle carie, oltre alla cura dei denti.

Eliminare le cattive abitudini come succhiare il dito o il ciuccio.

Insegnare come lavare i denti.

Evitare il consumo elevato di zuccheri.

Applicazioni di fluoro

Uso del dentifricio e scelta dello spazzolino.

Correggere il mal posizionamento dei denti, con apparecchi di ortodonzia intercettiva, per indirizzare la crescita dello scheletro del viso.

28 pedodonzia.png

Come si individua:   Già i denti da latte sono  importanti da mantenere sani per garantire una corretta masticazione, consentire il regolare sviluppo delle ossa mascellari e non compromettere l’allineamento dentale definitivo.

Descrizione dell’ intervento: E’ bene iniziare le visite dentistiche già al primo anno di età, in questo modo il bambino svilupperà dimestichezza con l’ambiente dello studio e con gli strumenti, riducendo la possibilità che nasca la “paura del dentista” odontofobia.

Il metodo di approccio è fondamentale , al  primo posto risiede la tranquillità del bambino che, oltre ad essere indice di un ambiente adeguato, è opportuno instaurare un rapporto di fiducia come condizione fondamentale per la corretta applicazione dei protocolli terapeutici.

E’  fondamentale ove necessario eseguire le sigillature.
 

QUANDO SI ESEGUE?

La sigillatura si esegue già sui primi molari permanenti, solitamente dall'età di 6-7 anni. A questa età, il bambino assume molti zuccheri e non ha ancora maturato una piena consapevolezza dell'importanza dell'igiene orale. Inoltre non ha sviluppato una sufficiente capacità manuale nell'utilizzo dello spazzolino. E' consigliato sigillare i denti non oltre i 2 anni dalla loro eruzione.

PERCHE' SI SIGILLANO SOPRATUTTO I MOLARI?

La superficie masticante dei molari, e talvolta dei premolari, viene sigillata in quanto presenta una forma che favorisce l'accumulo di residui alimentari e placca batterica.

L'APPLICAZIONE E' DOLOROSA?

L'applicazione della sigillatura si esegue senza anestesia, non è dolorosa e dura pochi minuti.

QUANTO DURA?

Una sigillatura dura diversi anni. E' comunque necessario lavare scrupolosamente i denti sigillati e controllare le sigillature ogni 6-12 mesi. In caso di usura è possibile sostituirla. 

A CHI E' CONSIGLIATA?

Teoricamente tutti i bambini dovrebbero sigillare i molari.

La sigillatura è particolarmente consigliata nei casi in cui vi sia una chiara incapacità a pulire correttamente i denti o nei casi in cui sia evidente una tendenza dei denti a cariarsi (cariorecettività).

SI PUO' CARIARE UN DENTE SIGILLATO?

Anche un dente sigillato si può cariare.

Pertanto i denti sigillati vanno regolarmente lavati e sono indispensabili le normali visite di controllo per valutare lo stato delle sigillature. Se un dente sigillato si caria, è possibile rimuovere la sigillatura e sostituirla con un'otturazione.

Pedodonzia
24  protesi dentaria.png

Protesi Dentaria

Le protesi dentarie servono a riabilitare le funzioni orali dei pazienti affetti da edentulia, cioè mancanza di denti, parziale o totale, mediante la sostituzione dei denti naturali con elementi dentari artificiali.

Si possono distinguere diverse tipologie di protesi dentali:

  • Protesi fisse: la protesi fissa sostituisce gli elementi dentari naturali con protesi definitive e stabili. Le componenti sono corone, ponti e faccette cementati a pilastri di sostegno naturali, quindi non rimovibili dal paziente.

  • Protesi mobili: la protesi mobile è utilizzata per sostituire una parte o l’intera arcata dentaria. Può essere rimossa dal paziente per eseguire le ordinarie manovre di igiene quotidiana.

COSA E'?

La CORONA (CAPSULA) è un manufatto protesico che riveste in maniera fissa e definitiva un dente singolo, del quale sia conservata almeno la radice. La corona può anche essere adattata a un impianto dentale, inserito per sostituire un dente mancante.

A COSA SERVE?

La corona serve a:

  • Recuperare un dente compromesso dalla carie o da un trauma

  • Riacquistare una corretta occlusione

  • Riacquistare la funzione masticatoria

  • Migliorare l'estetica

COME SI REALIZZA?

Per realizzare una corona è necessario limare il dente e rilevare l'impronta delle arcate dentarie. La limatura consiste nel sagomare e ridurre il dente con una fresa montata su un manipolo (trapano).

Il dente limato si definisce moncone.

COME E' FATTA?

La corona può essere costituita da diversi materiali:

  • Metallo e ceramica

  • Metallo e resina

  • Zirconia e ceramica

  • Ceramica

  • Resina

  • Oro

La scelta del materiale utilizzato dipende da fattori estetici, occlusali, economici e funzionali. Il colore della corona viene scelto in base al colore degli altri denti presenti in bocca.​

COME SI FISSA AL DENTE?

La corona viene incollata in maniera definitiva al moncone, utilizzando il cemento.

IL TRATTAMENTO E' DOLOROSO?

Quando il dente è già devitalizzato, per effettuare la limatura non è necessario ricorrere all'uso di anestesia. Quando il dente è vitale, si rincorre all'uso di anestesia. Pertanto la realizzazione di una corona non provoca mai dolore. Nel periodo che intercorre tra la limatura e l'adattamento della corona, il dente viene ricoperto con una corona provvisoria, fatta di resina, che riproduce fedelmente l'estetica e la funzione.

COME SI PULISCE? 

Una corona deve essere pulita come un qualunque dente naturale, utilizzando lo spazzolino e il filo interdentale. In alcuni casi possono risultare utili anche lo spazzolino interdentale e l'idropulsore.

E' NECESSARIO FARE CONTROLLI PERIODICI?

Lo stato della  corona  viene verificato nel corso delle visite periodiche di controllo. E' importante intercettare tempestivamente qualunque anomalia affinché l'eventuale ripristino sia semplice e possibile.

QUANDO AL POSTO DI UN DENTE C'E' UN IMPIANTO?

Quando per sostituire un dente mancante è stato inserito un impianto, la corona viene cementata sul perno dell'impianto o viene avvitata nell'impianto stesso.

COSA E'?

Il PONTE è un manufatto protesico che riveste in maniera fissa e definitiva due o più denti, dei quali sia conservata almeno la radice. Il ponte può anche essere adattato a impianti, inseriti per sostituire denti mancanti. 

A COSA SERVE?

Il ponte serve a:

  • Riabilitare una zona della bocca senza uno o più denti

  • Evitare lo spostamento dei denti rimanenti

  • Riacquistare una corretta occlusione

  • Riacquistare la funzione masticatoria

  • Migliorare l'estetica

COME SI REALIZZA?

Per realizzare un ponte è necessario limare i denti e rilevare l'impronta delle arcate dentarie. la limatura consiste nel sagomare e ridurre i denti con una fresa. I denti utilizzati come supporto per il ponte si definiscono pilastri. Gli stessi denti, una volta limati, si definiscono monconi. La parte del ponte che sostituisce i denti mancanti si definisce travata.

COME E' FATTO?

Il ponte può essere costituito da diversi materiali:

  • Metallo e ceramica

  • Metallo e resina

  • Zirconia e ceramica

  • Ceramica

  • Resina

  • Oro

La scelta del materiale utilizzato dipende da fattori estetici, occlusali, economici e funzionali. Il colore degli elementi del ponte viene scelto in base al colore degli altri denti presenti in bocca. ​

COME SI FISSA AI DENTI?

Il ponte viene incollato in maniera definitiva ai monconi, utilizzando il cemento. Si possono utilizzare vari tipi di cemento, in base all'esigenza particolare o al tipo di materiale utilizzato per la realizzazione del ponte.

IL TRATTAMENTO E' DOLOROSO?

Quando i denti sono già devitalizzati, per effettuare la limatura non è necessario ricorrere all'uso di anestesia. Quando i denti sono vitali, si ricorre all'uso di anestesia. Pertanto la realizzazione di un ponte non provoca mai dolore.

DI QUANTI ELEMENTI E' COMPOSTO?

Il ponte può essere costituito da tre a più elementi, fino a sostituire tutti i denti di un'arcata dentaria.

E' NECESSARIO DEVITALIZZARE I DENTI?

Non è sempre indispensabile devitalizzare i denti prima di ricoprirli con un ponte. 

Nel periodo che intercorre tra la limatura e l'adattamento del ponte, i denti vengono ricoperti con un ponte provvisorio, fatto di resina, che riproduce fedelmente l'estetica e la funzione.

COME SI PULISCE?

Gli elementi del ponte devono essere puliti come un qualunque dente naturale, utilizzando lo spazzolino e il filo interdentale. In alcuni casi possono risultare utili anche lo spazzolino interdentale e l'idropulsore.

E' NECESSARIO FARE CONTROLLI PERIODICI?

Lo stato del ponte viene verificato nel corso delle visite periodiche di controllo. E' importante intercettare tempestivamente qualunque anomalia affinché l'eventuale ripristino sia semplice e possibile.

QUANDO AL POSTO DEI DENTI CI SONO IMPIANTI DENTARI?

Quando per sostituire più denti mancanti sono stati inseriti impianti, il ponte può essere cementato sui perni degli impianti o essere avvitato negli impianti stessi.

COSA E'?

La PROTESI MOBILE TOTALE (DENTIERA) è un manufatto protesico che viene adattato alle arcate dentarie, in condizione di totale assenza dei denti, e che può essere rimosso in qualunque momento.

A COSA SERVE?

La protesi mobile totale serve a:

  • Riacquistare la funzione masticatoria

  • Riacquistare una corretta occlusione

  • Migliorare l'estetica

  • Migliorare la fonazione

COME SI REALIZZA?

Per realizzare una protesi mobile totale, è necessario rilevare più impronte delle arcate dentarie e realizzare alcune prove intermedie.

COME E' FATTA?

La protesi mobile totale è costituita da resina acrilica colorata. Su una base di colore rosa, che simula la gengiva, vengono montati denti in resina. Se la protesi mobile viene realizzata per entrambe le arcate, è possibile scegliere il colore dei denti più gradito. Se la protesi mobile viene realizzata solo per un'arcata, la scelta del colore dipenderà dal colore dei denti presenti nell'arcata opposta.

COME SI FISSA?

La protesi mobile totale aderisce alla mucosa delle arcate dentarie esercitando un effetto ventosa.

All'arcata inferiore è solitamente più stabile in quanto ricopre tutto il palato.

All'arcata inferiore è solitamente meno stabile in quanto la mucosa disponibile è minore.

IL TRATTAMENTO E' DOLOROSO?

la protesi mobile totale si realizza rilevando diverse impronte dentarie. Pertanto non è un trattamento doloroso.

QUANTE SEDUTE SONO NECESSARIE?

Solitamente, dal momento della prima impronta, sono necessarie 4 o 5 sedute per realizzare una protesi finita. Può capitare che, una volta adattata, siano necessarie alcune brevi sedute per ritoccare eventuali imprecisioni. 

E' NECESSARIO FARE CONTROLLI PERIODICI?

Se si è portatori di protesi mobili, è consigliabile effettuare almeno una visita di controllo ogni anno. La visita è utile per :

  • Intercettare tempestivamente eventuali lesioni dei tessuti orali

  • Verificare e, se necessario, migliorare il livello di stabilità

  • Verificare l'occlusione e il livello di usura dei denti

COSA FARE SE E' POCO STABILE?

L'utilizzo della protesi mobile, nel tempo, può provocare un effetto di compressione che riduce il volume delle arcate dentarie. Pertanto la protesi può perdere la sua stabilità, in quanto non è più perfettamente aderente. I rimedi per stabilizzare una protesi instabile sono:

  • Utilizzo di speciali creme adesive

  • Ribasatura

  • Impianti dentari

QUALI CONSEGUENZE PROVOCA I PRIMI GIORNI DI ADATTAMENTEO?

I primi giorni di adattamento ad una protesi mobile possono provocare qualche disturbo che sparirà spontaneamente dopo qualche giorno. In alcuni casi sarà necessario l'intervento del Dentista per apportare le opportune modifiche.

Protesi Dentaria

Implantologia

L’implantologia dentale è una branca dell’odontoiatria che ha l’obiettivo di ripristinare i denti mancanti mediante l’inserimento di radici artificiali in titanio (impianti dentali).

COSA SONO?

Gli IMPIANTI sono radici artificiali che si inseriscono nell'osso mascellare delle arcate dentarie.

A COSA SERVONO?

Gli impianti servono a:

  1. Sostituire in maniera definitiva i denti mancanti, evitando la realizzazione di ponti e conservando l'integrità dei denti naturali

  2. Stabilizzare le protesi rimovibili, altrimenti instabili.

implantologia.png

ESISTONO LIMITI ANATOMICI ALL'INSERIMENTO DEGLI IMPIANTI?

Non sempre ci sono le condizioni ideali per poter inserire un impianto come insufficienza quantità o qualità dell'osso.

SE UN IMPIANTO NON SI PUO' INSERIRE?

Nei casi in cui non è possibile inserire un impianto, si può ricorrere ad interventi chirurgici che hanno lo scopo di ricreare le condizioni ottimali all'intervento di implantologia.

Pertanto, con le tecniche chirurgiche attualmente a disposizione, è difficile che un impianto non possa essere inserito.

CI PUO' ESSERE IL RIGETTO?

Il titanio chirurgico, del quale gli impianti sono costituiti, non può generare questo problema.

DOPO QUANTO TEMPO, DALLA PERDITA DI UN DENTE, SI PUO' INSERIRE UN IMPIANTO?

Quando le condizioni lo consentono, è possibile inserire un impianto al posto di un dente estratto dopo circa tre mesi dall'estrazione. Ove possibile è impiantato nella stessa seduta dell'estrazione (impianto postestrattivo) si inserisce nella stessa seduta dell'estrazione.

DOPO QUANTO TEMPO, DALL'INSERIMENTO DI UN IMPIANTO, SI PUO' ADATTARE IL DENTE?

La decisione dipende dalle condizioni particolari. Solitamente, per adattare un dente all'impianto si attendono circa dai 4 ai 6 mesi. Ove possibile si effettua (tecnica del carico immediato) o dopo poche settimane (tecnica del carico anticipato).

E' NECESSARIO ESEGUIRE ESAMI CLINICI PRIMA DELL'INTERVENTO?

Prima di sottoporsi ad un intervento di implantologia si devono eseguire alcuni esami radiografici (una ortopantomografia e, talvolta, una tac). In alcuni casi possono essere utili anche altri accertamenti (elettrocardiogramma, esami del sangue...).

E' NECESSARIO ASSUMERE FARMACI PER L'INTERVENTO?

E' possibile, prima dell'intervento di implantologia, iniziare una terapia antibiotica che si protrae nei giorni successivi. E' possibile, dopo l'intervento di implantologia, ricorrere ad una terapia antidolorifica. Tuttavia qualunque indicazione terapeutica deve essere prescritta dal Dentista, a seconda del caso particolare.

QUANTO DURA L'INTERVENTO?

Il tempo necessario all'inserimento di un impianto dipende dal tipo e dalla complessità dell'intervento. Nei casi più semplici possono essere sufficienti circa trenta minuti. Nei casi più complessi, anche qualche ora.

L'INTERVENTO E' DOLOROSO?

L'intervento di implantologia viene realizzato in anestesia locale. Nei casi più lunghi e complessi si può ricorrere anche a forme di sedazione cosciente. Pertanto è assolutamente indolore.

NEI GIORNI SUCCESSIVI ALL'INTERVENTO SI PROVA DOLORE?

Le reazioni dolorose dipendono soprattutto dal tipo e della complessità dell'intervento di implantologia. La terapia antidolorifica aiuta a controllare il dolore postoperatorio. Nei giorni immediatamente successivi all'intervento ci può essere gonfiore della zona operata. In genere, dopo una settimana dall'intervento, non permane alcun segno esteriore né alcuna sintomatologia.

Nei giorni successivi all'intervento di implantologia è necessario attenersi alle indicazioni del Dentista. Le più comuni norme da seguire sono le seguenti:

  • Attenersi scrupolosamente alle eventuali prescrizioni del Dentista.

  • Ghiaccio

  • Sciacqui, non eseguirne per le prime 12 ore.

  • Sanguinamento, un lieve sanguinamento è da ritenersi normale.

  • Alimentazione, almeno per le prime 12 ore, evitare cibi e bevande caldi, duri o acidi (cracker, crostini, vino, aceto, arance, limoni, pomodori, etc.). Assumere cibi liquidi o semiliquidi freddi (acqua, the, latte, yogurt, budini, gelati).

  • Igiene orale, sospendere le manovre di spazzolamento nella zona dell'intervento per 24 ore. Successivamente iniziare a spazzolare con molta delicatezza. Evitare di fumare, almeno nelle prime 24 ore.

  • Riposo, almeno per le prime 24 ore evitare gli sforzi, l'attività fisica e la posizione sdraiata. Riposare cercando di mantenere la testa in posizione più eretta, in poltrona o sul letto con più cuscini.

  • Gonfiore, un gonfiore di entità variabile, a seconda della complessità dell'intervento, fa parte dei normali processi di guarigione. Generalmente il fenomeno tende a scomparire completamente entro pochi giorni.

QUANTO DURA NEL TEMPO UN IMPIANTO?

La durata nel tempo di un impianto che si è ben adattato all'osso (osteointegrato), è assimilabile a quella di una radice naturale.

Dal momento che è avvenuta la maturazione delle ossa mascellari, verso i 18 anni, non esiste alcun limite di età per poter eseguire un intervento di implantologia. Naturalmente se le condizioni generali di salute consentono l'intervento. 

E' importantissimo per i pazienti con osteoporosi che assumono farmaci della categoria dei bifosfonati, comunicarlo al Dentista.

IL FUMO INFLUENZA IL SUCESSO DI UN IMPIANTO?

Il fumo danneggia tutte le strutture di sostegno del dente (parodonto). Pertanto danneggia anche gli impianti.

Numerosi studi dimostrano che i fumatori presentano una minore percentuale di successo e una minore durata nel tempo degli impianti.

COME SI PULISCONO?

Come per i denti naturali, il nemico principale degli impianti è la placca batterica. La pulizia della parte accessibile degli impianti e delle strutture protesiche va eseguita con i soliti strumenti dell'igiene orale:

  • Spazzolino

  • Filo interdentale

  • Spazzolino interdentale

  • Idropulsore

Sarà il Dentista a consigliare la metodica di igiene domiciliare più indicata per il tipo di riabilitazione protesica.​

GLI IMPIANTI VANNO CONTROLLATI PERIODICAMENTE?

E' necessario sottoporsi periodicamente a visite di controllo per valutare la condizione degli impianti.

Implantologia
odontoiatria estetica.png

Odontoiatria Estetica

Per la bellezza di tutto il viso e quindi per una maggiore autostima è fondamentale l'armonia del sorriso e della bocca. I trattamenti di estetica dentale sono mirati a risolvere gli inestetismi e i difetti dei denti legati alla forma o alla posizione errata, al colore troppo scuro o all’invecchiamento. Il dentista  estetico è un professionista di estetica dentale e odontoiatria estetica che esegue i trattamenti mirati a correggere i difetti e le imperfezioni del sorriso, sia in situazioni più gravi come gengivite, fratture o mancanza di denti, sia in casi più semplici come la presenza di diastemi o difetti del colore.

L’estetica dentale comprende tutte le tecniche che servono a migliorare l’aspetto dei denti e delle gengive, per ottenere un sorriso più bello e luminoso.

Fanno parte dell’estetica dentale:

  • Risoluzione dei diastemi

  • Otturazioni estetiche

  • Denti consumati e usurati

  • Denti ingialliti

  • Faccette dentali

  • Ricostruzione dei denti

  • Sbiancamento dentale

I trattamenti più richiesti sono:​

  • Lo sbiancamento

  • Le faccette

LO SBIANCAMENTO AMBULATORIALE

Effettuato nello studio dentistico, in una seduta unica di circa 1 ora, utilizzando un gel a base di perossido di idrogeno. Nel corso del trattamento l'efficacia di tali sostanze viene amplificata dall'utilizzo della lampada a led.

COSA E'? 

Lo SBIANCAMENTO è un trattamento odontoiatrico che, utilizzando sostanze chimiche, modifica il colore dei denti naturali, rendendoli più bianchi e luminosi.

PERCHE' I DENTI CAMBIANO COLORE?

Il cambiamento di colore dei denti può essere provocato da:

  1. Alterazioni superficiali dello smalto, provocate dall'assunzione di tè, caffè, cola, vino rosso o dall'uso di nicotina.

  2. Alterazioni della struttura dentale, provocate da un agente pigmentante, talvolta anche prima dell'eruzione dei denti (farmaci, eccesso di fluoro, patologie sistemiche, patologie dentali e trattamenti odontoiatrici).

  3. Alterazioni da invecchiamento dei denti.

COME AGGISCONO LE SOSTANZA SBIANCANTI?

Le sostanze sbiancanti, sotto forma di gel, penetrano attraverso lo smalto e decompongono i pigmenti responsabili della decolorazione dei denti.

 

PUO' PROVOCARE EFFETTI COLLATERALI?

 Raramente, nei giorni successivi al trattamento, si può manifestare una maggiore sensibilità dei denti agli stimoli termici (soprattutto al freddo). Tale sensazione scompare definitivamente nel giro di pochi giorni, anche grazie all'utilizzo di gel al fluoro. 

E' SEMPRE EFFICACE?

Il risultato del trattamento sbiancante dipende dal struttura del dente e dalle cause che ne hanno provocato l'alterazione cromatica.

Lo sbiancamento non ha efficacia:

  • Sulle corone (capsule) e sulle faccette protesiche

  • Sui denti ricostruiti in resina composita (otturazioni bianche)

BISOGNA OSSERVARE QUALCHE PRECAUZIONE PRIMA DELLO SBIANCAMENTO?

Prima del trattamento sbiancante è importante sottoporsi ad una seduta di igiene, poiché la presenza di placca batterica e di tartaro diminuiscono l'effetto sbiancante.

BISOGNA OSSERVARE QUALCHE PRECAUZIONE DOPO LO SBIANCAMENTO?

Dopo il trattamento sbiancante è preferibile astenersi dall'assunzione di alimenti cromogeni (Tè, caffè, cola, vino rosso, liquirizia) nelle 24-36 ore successive alla seduta di sbiancamento.

QUANTO TEMPO DURA IL RISULTATO OTTENUTO?

La durata del risultato sbiancante è limitata nel tempo e dipende da diversi fattori (struttura del dente, alimentazione, fumo...). In condizioni ottimali, il risultato può durare 2 o 3 anni. E' possibile sottoporsi a richiami ogni 2 anni, se si è forti consumatori di alimenti cromogeni o forti fumatori.

ESISTONO CONTROINDICAZIONI?

Non esistono controindicazioni assolute ad un trattamento sbiancante. Tuttavia le seguenti situazioni devono essere valutate dal dentista:

  • Presenza di difetti nella formazione dello smalto.

  • Presenza di fratture dentali.

  • Presenza di carie dentali.

  • Presenza di malattie parodontali.

  • Presenza di otturazioni imprecise.

  • Condizione di scarsa igiene orale.

  • Forti fumatori.

  • Forti bevitori.

COME SI SBIANCANO I DENTI DEVITALIZZATI?

I denti devitalizzati si possono sbiancare con la stessa tecnica di quelli vitali o con tecniche diverse. La scelta dipende dalla causa che ha originato il cambiamento di colore del dente. Sarà il dentista a valutare ogni singolo caso e ha decidere la soluzione più appropriata.

QUAL E' L'ALTERNATIVA?

In caso di denti non reattivi allo sbiancamento, per ottenere il colore desiderato è possibile ricorrere alla realizzazione di una faccetta.

 

LE FACCETTE

 

COSA E'?

La faccetta è un sottile rivestimento che viene cementato sulla superficie esterna dei denti.

 

A COSA SERVE?

La faccetta serve a modificare definitivamente la forma ed il colore di un dente.

 

DI QUALE MATERIALE E' FATTA?

La faccetta può essere costituita da:

  • Ceramica

  • Resina

QUANDO SI REALIZZA?

La realizzazione di una faccetta è indicata nei seguenti casi:

  • Denti con difetti dello smalto.

  • Denti con anomalie nella forma o nel colore.

  • Denti eccessivamente curati.

  • Denti usurati.

COME SI REALIZZA?

Per realizzare una faccetta, dopo aver abraso con una fresa un sottile strato della parte esterna del dente, si rileva un'impronta delle arcate dentarie e si sceglie il colore del dente. Se necessario, è possibile adattare temporaneamente una faccetta provvisoria. Dopo qualche giorno si cementa la faccetta definitiva.

SU QUALI DENTI SI REALIZZA?

Prevalentemente, le faccette si adattano agli incisivi e canini delle due arcate, in quanto ritenuto anche come intervento estetico dentale.

IL TRATTAMENTO E' DOLOROSO?

Realizzare una faccetta non è mai doloroso. Se il dente è devitalizzato o la preparazione è superficiale, non c'è bisogno dell'anestesia. In caso di preparazioni più profonde o denti più particolarmente sensibili, si può ricorrere all'uso dell'anestesia.

QUANTO DURA NEL TEMPO?

In condizioni di realizzazioni ottimali, la faccetta ha una durata uguale o superiore a quella di una corona protesica (Capsula).

Il dentista valuterà l'eventuale presenza di tali condizioni (quantità di smalto del dente, abitudini viziate) prima di selezionare il caso adatto.

DEVE ESSERE CONTROLLATA PERIODICAMENTE?

Come tutti i trattamenti odontoiatrici, anche la faccetta va periodicamente controllata dal dentista.

COME SI PULISCE?

La faccetta si pulisce come i denti naturali, utilizzando spazzolino e filo interdentale.

Alcuni collutori (fluorati, con PH acido o con clorexidina) potrebbero macchiare superficialmente la faccetta. Il dentista suggerirà il comportamento corretto.

SI PUO' STACCARE?

E' possibile che una faccetta si possa decementare.

Questo può avvenire per:

  • Disgregazione progressiva del cemento.

  • Traumi (acuti o bruxismo).

  • Scarsa ritenzione del dente.

In questo caso è possibile cementare nuovamente.

Odontoiatria Estetica
Icone denti-01.png

RADIOGRAFIA

Icone denti-03.png

VISITA GRATUITA

Icone denti-02.png

FINANZIAMENTI
IN SEDE

Dove Siamo
Logo Centro Life.png

Dove Siamo & Contatti

Via Brindisi, 29

84018 - Scafati (SA)

Tel. +39.081.856. 71.53

Whatsapp +39.338.42.98.189

E-mail: silcris@live.it

  • Facebook
  • Instagram
bottom of page